Formazione Professionale
Strumenti avanzati di Midwifery Care.
Obiettivi del corso. Il corso si propone di offrire alle ostetriche un approfondimento d’eccellenza su alcune delle tematiche critiche di maggior rilievo inerenti la gravidanza, il parto e il puerperio. Verranno quindi affrontati i casi limite in gravidanza e al parto, l’assistenza al parto intra ed extra ospedaliero dopo uno o più cesarei, l’accompagnamento alla diagnosi prenatale infausta e al lutto perinatale con le scelte inerenti, la clinica e la cura delle ferite perineali con guarigione per seconda intenzione nella scelta della non sutura, la nascita podalica nelle posizioni libere e l’analisi critica della letteratura scientifica e delle EBM in merito alle “aree grigie” della clinica. Il percorso formativo si avvale della multidisciplinarietà per trattare argomenti complessi e vuole offrire alle ostetriche italiane uno sguardo quanto mai avanzato sulla Midwifery Care, grazie a formatrici internazionali e nazionali di grande rilievo. L’obiettivo principale è rendere le ostetriche in grado di affrontare gli aspetti più spinosi della professione con scienza, coscienza, giudizio, arte e soprattutto all’interno di una relazione autentica, in un contesto esperienziale di condivisione, workshops e analisi teoriche unico in Italia. L’auspicio è che sia reso evidente che l’Empowerment delle donne è direttamente proporzionale all’Empowerment delle ostetriche. Seconda edizione del corso "Advanced Midwifery Skills for skilled Midwives", presso @Scuola Elementale di Arte Ostetrica
“Strumenti avanzati di Midwifery Care” anno 2017
“Strumenti avanzati di Midwifery Care” anno 2017
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’85-89% delle gravidanze e quindi dei parti sono (dovrebbero essere) fisiologici, e quindi non necessiterebbero né di osservazione medica né tantomeno di intervento medico. Si può contestare che queste siano stime precedenti al grande aumento di ricorso alle pratiche di procreazione medicalmente assistita e a quando le primigravide erano più frequentemente sotto ai 35 anni di vita. Tuttavia, quando ci si confronta con la realtà occidentale del mondo della Nascita (gravidanza, parto, esogestazione) si nota che non è lo stato di salute di base della popolazione a disattendere gli auspici dell’OMS, bensì gli effetti dell’estrema particolarizzazione del concetto di Rischio portato dal modello medico di assistenza alla maternità. Restringere il campo della fisiologia fino a limiti che rendono la fisiologia una chimera e l’intervento medico sempre e comunque necessario, è ciò che ha portato all’allontanamento dell’obiettivo di una maternità prevalentemente sana in occidente. In Italia soprattutto vediamo i frutti di questo abuso di medicalizzazione, essendo il primo Paese in Europa per tasso ingiustificato di tagli cesarei (il terzo nel mondo dopo Brasile e Turchia) e il secondo in Europa, dopo l’isola di Guernsey, per abbandono di allattamento entro il quarto mese di esogestazione: entrambe emergenze sanitarie denunciate dal nostro stesso Istituto Superiore di Sanità (dati ISS 2016). In una cultura medica in cui il focus dell’attenzione è la patologia, la fisiologia viene vista come un implicito debole e labile, invece che come una risorsa su cui investire. È un assunto culturale e non scientifico, ovviamente, figlio della concezione più lata della maternità come “debole per costituzione” e quindi pericolosa e della medicina come “forte e sicura”. Risorse e segni di salute sono invece presenti sempre e comunque, anche laddove la fisiologia sia adombrata da un fattore di rischio o da una patologia conclamata. L’ottica Salutogenica di Antonovsky viene esaurientemente applicata alla Nascita dal modello Salutofisiologico di Schmid: un’ottica clinica con approccio relazionale basata sulle 4 C della Midwifery Care in cui all’ostetrica viene chiesto di riconoscere e lavorare sul concetto di "Fisiologia Residua". La Midwifery Care si fonda su Centered Care (cura centrata sui bisogni della donna madre cioè non standardizzata), Control (potere di autodeterminazione della donna), Choice (la donna e la famiglia correttamente informati per poter agire scelte libere, non dettate dalla paura o manipolate dal curante di turno), Continuity (essere seguiti in gravidanza, parto, puerperio dalla stessa ostetrica o equipe per dare risalto alla relazione di fiducia e familiarità con la donna e la famiglia). Il modello medico comincia ora ad apprendere, dal modello della Midwifery Care, che la relazione empatica e il potere di autodeterminazione degli individui sono fattori fondamentali della salute tanto quanto la fisiologia. La campagna 2018 delle Nazioni Unite “Midwives leading the way with quality care” letteralmente vuol dire questo: l’assistenza ostetrica, basata sui presupposti citati, mostra al modello medico come si fa ad aumentare la qualità assistenziale migliorando così gli esiti di salute nella popolazione. L'ostetricia ribalta così il paradigma dominante secondo cui più medici=migliori esiti=più sicuri tutti. In ostetricia i parametri intangibili che escono dalla dimostrabilità delle EBM sono i più importanti per generare sicurezza e percezione di sicurezza: il valore aggiunto dell’empatia nell’ assistenza, dell’autenticità nella relazione professionista-donna-coppia, l’empowerment personale e familiare, il potere di autodeterminazione, la sensazione di essere stati assistiti, sostenuti e supportati anche laddove ci siano stati dei problemi di salute da affrontare con strumenti medici diagnostici e terapeutici. Un approccio ostetrico Salutofisiologico è la strada che tutti gli operatori della Nascita dovrebbero poter abbracciare: un’assistenza orientata a rafforzare la Fisiologia Residua anche in patologia, e che metta al centro l’autodeterminazione della donna e della coppia, rifiutando la delega all’operatore “detentore di sapere” e quindi di potere. Spetta alla donna, correttamente informata e messa in grado di scegliere, stabilire quale è il rischio accettabile per sé stessa. Spetta all’operatore sanitario mettere in campo competenze avanzate per valutare il Rischio assoluto e relativo e la Fisiologia Residua con gli occhi della Salutofisiologia, riconoscendo i Segni di Salute, esaltando le risorse endogene, promuovendo consapevolezza e mettendo in atto un’assistenza che sia sempre e comunque finalizzata al sostegno delle competenze reali della donna, del bambino e della coppia. Lo scollamento tra i bisogni delle donne e la preparazione dei professionisti avviene quando i paletti stretti dei protocolli, negando la libera scelta delle donne, negano la possibilità che un’ostetricia diversa sia possibile, un’ostetricia più vicina alle reali esigenze di salute delle persone. Il parto dopo uno o più cesarei, la scelta di non sutura delle lacerazioni vaginoperineali, il non raschiamento in caso di aborto interno, la scelta di partorire spontaneamente un bambino podalico o di partorire in casa a dispetto di un fattore di rischio, tutti questi temi mettono a confronto il bisogno di agire scelte individuali da parte delle donne e la formazione parziale e a volte insufficiente degli operatori, parziale e insufficiente poiché limitata alla visione dogmatica cui ha portato la standardizzazione delle cure, terreno fragile in cui scienza e credenze, evidenze e usanze, si mescolano. L’ostetricia e la Midwifery Care stanno confrontandosi sempre più con il ribaltamento dei paradigmi medici e con la falsa sicurezza del modello patogenico ed è anche grazie alle donne, ai movimenti culturali e per i diritti umani fondamentali, che gli operatori più sensibili sono stati chiamati a prendere coscienza di quel mondo imperfetto, pieno di sfumature, e variegato che è la maternità in tutte le sue forme. È per via della relazione profonda, autentica ed empatica con le donne, che gli operatori sono spronati ad acquisire competenze, strumenti teorici di comprensione e pratici ma anche strumenti relazionali nuovi con cui davvero saper porre le donne al centro delle scelte di salute e, all’interno di un’alleanza terapeutica, agire un’assistenza sicura volta alla fisiologia.
Anna Maria Rossetti
“Corso Emergenze ostetriche a domicilio” - novembre 2019, presso Centro Ostetrico Mammalcentro.